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IL DISTURBO DI PANICO
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Dott.ssa Paola Frasson
Per comprendere meglio il Disturbo di panico, iniziamo da una storia:
LA STORIA DI LAURA
Laura, una giovane donna single di 23 anni, ha richiesto una visita psichiatrica, inviata dal suo cardiologo. Negli ultimi 2 mesi si era recata quattro volte al pronto soccorso lamentando palpitazioni, dispnea, sudorazioni e paura di morire. Ognuno di questi episodi aveva avuto un esordio improvviso e i sintomi avevano raggiunto il loro picco nel giro di pochi minuti lasciando Laura spaventata, esausta e convinta di aver avuto un attacco di cuore. Al pronto soccorso, tutti gli esami e i risultati di laboratorio rientravano nella norma. Laura disse di aver avuto cinque di questi attacchi negli ultimi 3 mesi, mentre era al lavoro, a casa e guidando la macchina. Durante questi attacchi, era certa che la sua salute fosse in pericolo perché percepiva i sintomi di un infarto. Una volta scomparsi i sintomi, e vedendo che i risultati degli esami erano nella norma, aveva capito di non essere in pericolo e si era sentita in imbarazzo per essere corsa al pronto soccorso. Poiché questi episodi erano stati così spaventosi, era diventata talmente preoccupata di avere altri attacchi, da prendersi diversi giorni di pausa dal lavoro e da evitare di fare esercizio fisico, guidare e bere il caffè. Quando ebbe un attacco di panico mentre dormiva nel cuore della notte, si convinse di dover ricorrere all’aiuto di uno psichiatra. A Laura fu diagnosticato un “disturbo di panico”. (Da “Comprendere i disturbi mentali” American Psychiatric Association, Raffaello Cortina Editore)
I sintomi principali del disturbo di panico sono gli attacchi di panico che ricorrono in modo inaspettato. Si tratta di scariche improvvise di paura e disagio intensi e possono insorgere in un momento di tranquillità oppure di agitazione. I sintomi sono principalmente fisici con una preminenza della tachicardia, sensazione di mancanza d’aria e sbandamento o capogiri. Ci possono essere anche tremori, sudorazione, vampate di caldo e formicolii che si accompagnano a una forte sensazione di ansia e paura. La comparsa dei sintomi è improvvisa, inattesa e talvolta esplosiva. Nella maggior parte dei casi gli attacchi di panico raggiungono il loro picco nel giro di pochi minuti dalla loro comparsa e non di rado possono svegliare le persone dal sonno.
Quando colpisce per la prima volta, l’attacco di panico provoca una forte preoccupazione per la somiglianza dei sintomi con quelli di un infarto cardiaco. Come abbiamo letto nella storia di Laura, è frequente una rapida corsa al Pronto Soccorso; una volta in ospedale, i risultati degli esami saranno nella norma.
Quando sono ricorrenti, gli attacchi di panico condizionano pesantemente l’esistenza di chi ne soffre. Spesso infatti la persona che ha avuto un attacco di panico prova a contrastarlo evitando la situazione associata all’attacco di panico o ricerca costantemente l’aiuto e la protezione da parte di altre persone. Tali strategie in genere peggiorano la situazione, producendo un effetto negativo sull’umore, sull’autostima e in generale sulla qualità di vita della persona.
La frequenza degli attacchi di panico può essere variabile: si possono verificare regolarmente una volta a settimana per diversi mesi oppure tutti i giorni per qualche settimana per poi non ripresentarsi per mesi.
Il disturbo di panico colpisce prevalentemente il sesso femminile: è due volte più diffuso tra le donne rispetto agli uomini. Il più delle volte gli attacchi di panico insorgono nella tarda adolescenza o nella prima età adulta, raramente prima dei 14 o dopo i 64 anni.
Non tutti coloro che hanno avuto un attacco di panico arriveranno a sviluppare un disturbo di panico: in molte persone gli attacchi di panico si verificano una sola volta per poi non ripresentarsi mai più.
Il disturbo viene diagnosticato quando sono presenti i seguenti elementi:
- Più di un attacco di panico che ricorre in modo inaspettato. Un attacco di panico consiste in un’improvvisa ondata di paura o disagio intensi. Durante un attacco di panico sono presenti almeno quattro dei seguenti sintomi:
- Cardiopalmo
- Sudorazione
- Tremori fini o grandi scosse
- Dispnea
- Sensazione di asfissia
- Dolore al petto
- Nausea o dolori addominali
- Vertigini o sensazione di avere la “testa leggera”
- Brividi o vampate di calore
- Torpore
- Sensazione di irrealtà o distacco
- Paura di perdere il controllo o di “impazzire “
- Paura di morire
- Dopo un improvviso attacco di panico, l’individuo presenta per almeno 1 mese uno o entrambi i seguenti sintomi:
- preoccupazione costante di avere un altro attacco di panico e di cosa potrebbe succedere in tale occasione (per esempio la preoccupazione di perdere il controllo o di “impazzire”)
- importanti cambiamenti nel comportamento abituale allo scopo di evitare l’arrivo di un altro attacco di panico (per esempio, evitare un esercizio fisico prolungato o di recarsi in luoghi poco familiari)
Gli attacchi di panico non sono dovuti a un’altra condizione medica; all’uso di droga o di un farmaco; a un altro disturbo mentale come il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo da stress post-traumatico o uno degli altri disturbi d’ansia.
Il disturbo di panico non equivale tuttavia a una condanna inesorabile e, se adeguatamente trattato, evolve, in un numero significativo di casi, nella direzione di un sostanziale recupero. La ricerca scientifica ha ampiamente dimostrato l’efficacia della psicoterapia cognitivo-comportamentale nel trattamento di persone affette da disturbo di panico. Si tratta di un tipo di psicoterapia in cui paziente è aiutato a prendere consapevolezza dei circoli viziosi del panico e a liberarsene gradualmente attraverso l’acquisizione di modalità di pensiero e di comportamento più funzionali.
Dott.ssa Paola Frasson
– Centro Clinico Mandorlo Bianco -